Come è stato possibile per la democrazia italiana andare incontro a una crisi tale da sfociare nella dittatura fascista? È una domanda che si posero molti contemporanei. Enzo Sereni, intellettuale socialista e sionista che lasciò l’Italia negli anni ’20, in questo breve saggio evita di rifugiarsi in comode semplificazioni e cerca di ricostruire l’intero percorso che ha portato dal risorgimento al fascismo.
Ne emerge un quadro sintetico ma lucido, nel quale il fenomeno è attribuito a molteplici cause, tra cui la tardiva modernizzazione del paese, la latente frustrazione di una nazione arrivata tardi nel novero delle potenze europee, l’incapacità della classe dirigente di fornire nuove risposte ai problemi della società e gli errori tattici dei movimenti socialisti.
Enzo Sereni (1905–1944) nato a Roma, nel 1927 si trasferì in Palestina dove partecipò alla fondazione dei primi kibbutz e lavorò nei sindacati di stampo socialista. Negli anni ’30 ritornò in Europa impegnandosi in attività a favore dell’emigrazione degli ebrei dalla Germania nazista. Arruolatosi nell’Esercito Britannico, durante la Seconda Guerra Mondiale svolse opera di propaganda antifascista. Paracadutato in clandestinità nella Repubblica Sociale, fu catturato dalle SS e deportato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì il 18 novembre 1944.
Autore: Enzo Sereni
Titolo: Le origini del fascismo
Collana: Articolo 25
Isbn: 978-88-96576-59-5
Pagine: 302
Copertina: morbida
Prezzo: € 15
Isbn ebook: 978-88-96576-60-1
Prezzo ebook: € 4,99
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