Chi è l’imboscato? È chi indossa la divisa, ma trova per sé una posizione da cui stare al sicuro dai pericoli della guerra. Imboscato è l’insulto che i soldati in trincea lanciano ai soldati nelle retrovie. Imboscato vale soltanto un poco di più che disertore. Attilio Frescura, arruolato nelle Milizie Territoriali, combatté la Prima Guerra Mondiale da imboscato e ne era talmente consapevole da farne il titolo delle sue memorie. Eppure, anche dalla seconda fila ebbe modo di toccare con mano l’orrore del conflitto: le sofferenze dei civili, i soldati feriti, le condanne a morte dei disertori. Ne scaturì uno dei pochi diari di guerra immuni alla retorica nazionalista e, in virtù di ciò, un grande successo editoriale, riproposto oggi in occasione del centenario dell’intervento italiano nella Grande Guerra.
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Dalla prefazione:
Attilio Frescura (1881-1943) nato a Padova, fu giornalista, redattore editoriale e autore di romanzi e racconti. Fra le sue opere: Diciotto milioni di stelle, Le briciole di Lazzaro, Non vogliamo encomi.
Autore: Attilio Frescura
Titolo: Diario di un imboscato
Collana: Pillole per la memoria
Isbn: 978-88-96576-61-8
Pagine: 356
Copertina: morbida
Prezzo: € 16
Isbn ebook: 978-88-96576-62-5
Prezzo ebook: € 3,99
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