“Esordii nella mia carriera di giustiziere di Sua Santità, impiccando e squartando a Foligno Nicola Gentilucci, un giovinotto che, tratto dalla gelosia, aveva ucciso prima un prete e il suo cocchiere”.
Con questa asciutta frase prendono avvio le memorie romanzate di Mastro Titta, il celebre boia dello Stato Pontificio. Un best-seller di fine ottocento, abilmente creato a tavolino da uno scaltro editore e un anonimo scrittore. Granduignolesco romanzo d’appendice, le Memorie di un boia suonano stranamente attuali in questi anni così appassionati alla cronaca nera.
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Dalla prefazione:
Ecco dunque spiegata la ricetta del successo di quest’opera, che con la scusa di raccontare la carriera del boia riassume gli eventi capitali della cronaca nera romana tra la fine del ‘700 fino all’unità italiana. (…) una riuscita mistura di ingredienti appetibili non solo per il pubblico di allora, ma anche per l’odierno, così ghiotto di tinte oscure.
Mastro Titta (1779 – 1869) al secolo Giovan Battista Bugatti, esercitò per quasi settant’anni la professione di boia ufficiale dello Stato Pontificio, divenendo un personaggio proverbiale nella Roma dell’epoca. La sua figura è stata resa celebre ai giorni nostri dall’interpretazione teatrale di Aldo Fabrizi nel Rugantino di Garinei e Giovannini.
Autore: Mastro Titta
Titolo: Memorie di un boia
Collana: Pillole per la memoria
Isbn: 978-88-96576-05-2
Pagine: 372
Copertina: morbida
Prezzo: € 15
Isbn ebook: 978-88-96576-33-5
Prezzo ebook: € 3,99
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