Nuova uscita: “Vent’anni di beffe” di Carlo Veneziani

di Marcello Donativi
28 novembre 2022

Vent’anni

Cari amici, è con un pizzico di emozione che vi annuncio la nostra nuova uscita. Emozione non soltanto per il valore che ha questo libro (e, credetemi, ne ha), ma perché, oltre a rappresentare un pezzo di storia del nostro paese, è anche un pezzo di storia della mia famiglia.

Di solito gira una battuta all’interno delle Edizioni Trabant: gli altri editori fanno ricerche di mercato, noi facciamo ricerche nei mercati. Ebbene, quest’opera è invece frutto di una ricerca negli armadi. Si tratta infatti di un libro che ho avuto sotto gli occhi sin da bambino, da sempre presente nella biblioteca di famiglia. Era stato acquistato da mio nonno, probabilmente nel 1944 o 1945 a Firenze, e di lì in poi ha viaggiato fino a capitare prima a casa dei miei genitori e infine nel nostro catalogo.

Quando, ragazzino, lo sfogliavo cercando di non rovinare le pagine già abbastanza strapazzate, mai avrei immaginato che un giorno ne avrei curato una ristampa.

“Vent’anni di beffe”, tecnicamente, è una raccolta di barzellette su Mussolini e il fascismo. Ma sarebbe riduttivo considerarlo soltanto questo. È piuttosto un trattato contro la dittatura, contro il Potere e i suoi piccoli e grandi lacché, scritto attraverso l’arma più tagliente: la risata.

L’autore lo compilò durante l’occupazione nazista di Roma, a rischio della propria incolumità, raccogliendo tutta una serie di battute lette nel corso degli anni sulla stampa clandestina, ascoltate nei corridoi, a volte raccontate a bassa voce. La sua pubblicazione, avvenuta nel 1944 subito dopo la fuga delle truppe nazifasciste, deve avere avuto lo stesso sapore liberatorio delle risate che suscita.

Siamo pertanto lieti di riproporre un piccolo gioiello poco conosciuto della nostra storia recente e aggiungere così al nostro catalogo un’altra pietra scartata dai costruttori.

Buona lettura.
 

Vent'anni di beffe

Carlo Veneziani
VENT’ANNI DI BEFFE
Le barzellette sul fascismo raccontate ai tempi del fascismo.
 

 
 

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